Partendo da questo presupposto, quando creiamo un brand, dovremmo pensarlo come un’entità “viva” che trasmetterà vibrazioni, che genererà energia e che susciterà emozioni nei nostri consumatori. E dobbiamo concentrarci sia sul suo aspetto che sulla sua essenza, soprattutto su quest’ultima. Se è vero che l’estetica attrae principalmente l’attenzione, ci si innamora davvero dell’anima, e questo accade anche con un brand.
Per definire l’essenza del marchio, si deve iniziare determinando ciò che lo rende veramente diverso e costruendo le basi del proprio significato da condividere con il mondo. Una volta identificato, avrai una risorsa preziosa che potrai utilizzare per indirizzare e supportare la crescita del business. Se il cuore del business risiede nel marchio, allora il cuore del marchio risiede nell’essenza del marchio.
Creare estetica è andare oltre ciò che comunemente ci si aspetta dai consumatori, qualcosa che non è ancora immaginato. Quindi la creatività gioca un ruolo molto importante. Deve partire dal presupposto di essere totalmente diverso da tutto ciò che è stato fatto prima, altrimenti si corre il rischio di non ottenere il necessario impatto sul target di riferimento.
Ogni marchio deve mostrare la sua gentilezza, altruismo e umiltà. Il modo migliore per innamorarsi è far conoscere le proprie virtù umane. Ecco perché è importante regalare disinteressatamente molti contenuti di valore, cose che le persone apprezzano per averle servite in qualche modo. Al contrario, presentare un’immagine arrogante volendo sempre dire che sono il meglio del meglio li farà semplicemente rifiutare.
Completo tutto con dettagli che sono gestiti attorno a un marchio. Dettagli molto basici ma che fanno la differenza. Cose semplici come la formazione al servizio clienti da parte di titolari e dipendenti, così come l’aspetto fisico dei locali commerciali e gli elementi che accompagnano i prodotti, gli imballaggi, i contenitori. Regali personalizzati per ottenere quella gratitudine dall’anima di ogni persona.
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